I tassi di interesse negli ultimi mesi hanno sono cresciuti in modo repentino. Negli ultimi anni ci si era quasi abituati a tassi a breve costantemente in area negativa tra -0,40% e -0,55%. Anche i tassi a lungo (IRS) circa un anno e mezzo fa avevano toccato valori negativi. Ora (agg. luglio 2022) l’euribor è praticamente a zero con una crescita di quasi mezzo punto, l’irs ha sfondato più volte quota 2% (quindi con una crescita di 2,00/2,20). Fino a pochi mesi fa era abbastanza semplice scegliere il tipo di tasso per il proprio mutuo e la domanda si è orientata quasi totalemte al fisso. Ma ora che fare? Scegliere un tasso fisso alle condizioni attuali non potrebbe rivelarsi la scelta migliore, si prenderebbero i fissi più alti da un decennio a questa parte. Ma scegliere un variabile ed esporsi ai rischi della crescita almeno teoricamente illimitata potrebbe rivelarsi disastroso nel medio termine. Ecco che in soccorso arrivano prodotti con CAP e con rata protetta che consentono di raccogliere i benefici del variabile (tassi ancora molto favorevoli) e la protezione al rialzo.